Mercato Lazio, idea Tchaouna e Dia dalla Salernitana

Dopo l’addio a sorpresa di Felipe Anderson, il club cerca sul mercato nuovi profili per Tudor

Lo shock sciocca tutti: Felipe Anderson ha scelto il Palmeiras. Niente Lazio, niente Juve. Paradossale, ma comprensibile. Tornerà a casa, in Brasile. San Paolo non è lontana da Santos, città che l’ha visto brillare da ragazzo. Il Palmeiras (come il Flamengo) è un club ricco, ha stravinto negli ultimi anni (doppietta scudetto nel 2022 e 2023), lo allena Abel Ferreira. Felipe a zero al Palmeiras è il colpo di teatro che spiazza e confonde. E’ stato il club brasiliano a inviare ieri una comunicazione ufficiale alla Lazio, si fa quando si trattano giocatori a parametro zero. La notizia è stata confermata al club biancoceleste dall’entourage dell’attaccante. Spiazza la scelta perché la Lazio perde un suo figlio senza guadagnarci un euro, spiazza perché Lotito era convinto di poter strappare in extremis il sì del suo ultimo pupillo. Ma l’ultimo incontro svolto tra il diesse Fabiani e la sorella-agente Juliana Gomes la settimana scorsa non aveva prodotto la svolta. «Abbiamo offerto cinque anni, il terzo ingaggio della rosa», aveva rivelato Fabiani sabato. Non è bastato. La verità era nell’aria. La risposta che tutti aspettavano, la verità che tutti cercavano, sarebbe stata comunicata nei prossimi giorni da Felipe attraverso Instagram, era questa l’unica informazione concessa dal suo staff ieri. I segnali di addio erano chiari. A tarda sera è stata anticipata la nota: «Per rispetto alla Lazio e al suo popolo comunico che non ho trovato l’accordo per il rinnovo e seguirò un’altra strada. Continuerò a dedicarmi fino all’ultimo giorno per onorare questa maglia. Grazie di tutto».

Felipe Anderson ai titoli di coda

La telenovela Felipe, un guazzabuglio di rumors, è finita. Il balletto delle cifre (sul rinnovo) e delle ombre di mercato andava avanti dall’estate. Felipe e la sorella-agente non hanno mai firmato perché erano rimasti fermi ad una presunta promessa fatta da Lotito: il riconoscimento di un ingaggio da 3,5 milioni netti, cifra che il brasiliano percepiva al West Ham. Dopo riflessioni e suggerimenti, da parte del presidente c’era stata una riformulazione dell’offerta al ribasso. A 3-3,5 milioni si sarebbe arrivati solo con alcuni bonus, non tutti facili. Il contratto sarebbe stato di cinque anni e comprendeva un ruolo futuro in società. Ma non tutti nel club erano convinti del rinnovo. Felipe ieri ha compiuto 31 anni, ha fatto una scelta di vita, anche economica se è vero, come è vero, che il Palmeiras riconosce ingaggi da 3 milioni (li guadagnano l’attaccante Dudu e il tecnico Abel Ferreira). Pipe ha vissuto mesi con il cuore in gola. Può piacere o non piacere, spesso allenatori e compagni sono rimasti appesi alle sue lune storte, ma è pur sempre un giocatore capace di garantire 142 partite di fila. Cinque gol e 7 assist, sono i numeri di questa stagione. Due-tre ruoli ha coperto con Tudor: trequartista di destra e sinistra, cursore a tutta fascia. Igor sperava nel rinnovo.

Lazio, il mercato in entrata

Crollano o lasciano alcuni dei simboli della Lazio. Ciro è combattuto da mesi, Luis Alberto vuole andare via, Felipe se ne va. E’ il frutto di una stagione che porterà ai cambiamenti progettati dalla società. E’ crudele la passerella che sarà percorsa da chi ha deciso di partire o da chi è spinto a farlo. Lotito e Fabiani pensano a una Lazio nuova, di personaggi e copioni nuovi. Ma il finale, come in tutte le rivoluzioni, è imprevedibile. Dipenderà dal mercato. Senza Felipe, forse Luis, quasi sicuramente Pedro, sperando quantomeno nella conferma di Zaccagni, serviranno 3-4 rinforzi in attacco. Acquisti di pari forza e grandezza. Il diesse Fabiani si è lanciato su Rocco Vata, trequartista-ala del Celtic, 19 anni da compiere dopodomani. E’ solo un baby da aggiungere alla rosa, sempre che accetti. «Contano le idee», è lo slogan usato da Fabiani. Non fa pensare ad acquisti di grido, magari è strategia. La Salernitana, ex creatura di Lotito e di Fabiani stesso, mette in vetrina Loum Tchaouna, ala e punta classe 2003, e Boulaye Dia, centravanti di 27 anni. Quest’ultimo in piena battaglia legale con Iervolino. È spuntato il nome di Mauro Perkovic, terzino sinistro e difensore centrale classe 2003 della Dinamo Zagabria. Lotito, adesso, è obbligato a stupire un popolo costantemente sotto shock, in cerca di nuovi eroi.

fonte: corrieredellosport

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